C’è una curiosa particolarità nella cameretta di Iga Swiatek: una foto di Nadal, una maglietta autografata dello spagnolo… e un trofeo del Roland Garros. Ma quest’ultimo lo ha vinto lei!
Classe 2001, Iga Swiatek ha ancora le abitudini e lo stile di vita di una teenager. E così, nella sua cameretta, trovano spazio una foto di Rafa Nadal, una maglietta autografata dello spagnolo… e un trofeo del Roland Garros. Ma quello lo ha conquistato Iga in persona, vincendo il singolare femminile lo scorso ottobre. “In effetti è molto divertente: sono ancora un’adolescente ed è ancora tutto a casa di mio padre perché non mi sono ancora trasferita – racconta la Swiatek – credo che il trofeo rimarrà lì anche quando me ne andrò, perché è il posto giusto. Ricorda quello che hanno fatto i miei genitori per permettermi di arrivare fino a qui”.
Quando ha vinto il torneo era numero 54 WTA (giocatrice di più bassa classifica a vincere il Roland Garros), ma stavolta si presenterà da numero 9 e con il titolo appena conquistato a Roma. Inevitabile che si presenti con grandi aspettative. La Swiatek ha spesso attribuito grandi meriti alla sua psicologa, Daria Abramowicz, e si è rivolta a lei anche dopo un successo che le ha stravolto la vita. “Daria mi ha aiutato a gestire le aspettative e ciò che è successo dopo quella vittoria. Ho capito che a volte è più difficile gestire le vittorie che le sconfitte. È dura, ma devo ricordarmi che scendo in campo perché amo giocare a tennis, mentre a volte mi sembra di non farlo per me stessa. Questo non è positivo.
Devo riuscire a trovare uno stato d’animo in cui sono perfettamente tranquilla, e spero di raggiungerlo entro un paio d’anni. Come fanno i grandi campioni: non si preoccupano di nulla e si concentrano sul loro lavoro”. Tra le persone che le sono state più vicine c’è Naomi Osaka: la giapponese le ha mandato un messaggio dopo il Roland Garros, dicendosi disponibile a darle una mano. Anche lei aveva vissuto la delicata transizione verso la popolarità. Negli ultimi 16 Slam ci sono state 12 vincitrici diverse, ed è da cinque anni che una giocatrice non difende il titolo conquistato l’anno prima (Serena Williams a Wimbledon 2016).
“È difficile presentarsi da campionessa in carica, specialmente nel tennis femminile – continua la Swiatek – credo che manchi un po’ di continuità, specie con tutte le campionesse in circolazione”. In virtù di questo, si è augurata di avere il problema di vincere anche altri Major. “Negli ultimi anni sto cercando di migliorare sul cemento, poi sarebbe fantastico vincere a Wimbledon: anche se ho vinto il titolo junior nel 2018, non ho ancora un buon feeling con l’erba”. Nel 2021, uno dei suoi obiettivi saranno le Olimpiadi di Tokyo (ammesso che si svolgano), se non altro perché papà Tomasz ha partecipato come canottiere a Seul 1988. “Sin da piccola ho sentito storie sulla sua esperienza olimpica, e questo ha un po’ cambiato le mie prospettive. Mi darebbe una mano, speriamo che si possa giocare”. Ok, ma prima c’è da giocare a Parigi, laddove il suo amato Nadal è diventato leggenda. Foto e autografi a parte, Iga sogna di fare altrettanto.